Bronzi del Tomfano - Fonderia d'Arte Massimo Del Chiaro - 5 gennaio 2023

Fotografia e montaggio di Gabriele Tizzani e Katia Corfini
Musica a cura di Katia Corfini


Rinascono dal mare i bronzi del Tonfano documentati dalle immagini realizzate dai membri del Gruppo GoVersilia Gabriele Tizzani e Katia Corfini. Nel 2022 i Bronzi di Riace hanno compiuto cinquanta anni dal ritrovamento e l’estate scorsa sono state collocate nel mare di Marina di Pietrasanta due statue in bronzo originali realizzate dalla Fonderia d'Arte Massimo Del Chiaro col patrocinio del Comune di Pietrasanta e la Regione Toscana. Non poteva mancare un padrino d'eccezione, il professor Vittorio Sgarbi e la presenza della Capitaneria di porto di Viareggio ed il suo comandante Capitano di Fregata Alessandro Russo. Le pseudo-copie sono un sperimento interessante. Perché stimolano alla conoscenza. Tizzani, Il subacqueo che ha effettuato le riprese ritiene sia stata una buona idea metterle in mare, ed, in particolar modo, in basso fondale a disposizione di tutti. Queste le rende visibili non solo a chi indossa una maschera subacquea ma anche a chi, con mare calmo, passeggia sul sovrastante pontile. L’impressione è quella di curiosare in un museo-giardino osservando una storia cristallizzata nel tempo oppure di leggere le "Storie" raccontate da Erodoto di Alicarnasso nel V sec. a.C. comodamente seduti su una panchina. Quelle storie che dal fondo del mare affiorano nella sabbia come nei ricordi. Se c'è una cosa che la l'antica Grecia ha tramandato al popolo italico è la democrazia. Certo nessun sistema è perfetto e così era la loro come oggi è la nostra. Ma "démos" il popolo, ovvero tutti, possono veramente vedere, senza distinzione, le opere fino al 30 settembre 2023, o finché la sabbia non divenga una coperta sul loro lungo sonno. Così è l'esperimento dei Bronzi nelle acque del Tonfano, non perfetto ma un inizio interessante. I due bronzi sono stati ancorati supini ad un fondo sabbioso con blocchi di cemento e dopo circa cinque mesi risultano semi sommersi nella sabbia. Il Bronzo "Nord", quello lato Spezia è quasi completamente sepolto a causa delle mareggiate e visto lo straordinario bel tempo durato fino a fine novembre la situazione attuale è da considerarsi la migliore possibile. Ad oggi lo sprofondamento è stimato in circa un metro dal sub. L'altro Bronzo, quello "Sud", ovvero quello lato Viareggio, appare adagiato con le spalle direttamente sulla sabbia. Lo sprofondamento per il Bronzo Sud è da stimarsi in circa settanta centimetri. Interessante è la piastra in acciaio su cui poggiano i piedi del bronzo che risulta totalmente fuori dalla sabbia e all'interno di una buca scavata dalla risacca. Piastra che insieme agli occhi sono ricoperti da Balanidi (denti di cane) a causa della loro composizione priva di rame. Sui corpi delle statue in bronzo, il quale è composto da almeno il 70% di rame, sono presenti invece colonie di Anellidi tubicoli che evidentemente risultano meno sensibili alla tossicità del rame. Il sub stima che nei prossimi tre mesi le statue molto probabilmente verranno interamente sepolte e fa notare che un posizionamento su pali infissi nella sabbia anziché su blocchi di cemento avrebbe evitato lo sprofondamento per lungo tempo (Venezia docet). I pali infatti, come nel caso della piastra, offrono una corrente di scavo della risacca, dovuta alle onde, che rallenta il processo di insabbiamento. Ma in mare, è il mare che decide, e le variabili sono molte. Ad alcuni umani è stato concesso molto, come la creazione del bello. Ma c'è sempre qualcosa di imponderato nel pensiero umano, qualcosa che sfugge al suo controllo, alla sua previsione. Forse per questo a fine settembre del 2023, momento in cui gli organizzatori hanno deciso di riportare i bronzi in superficie, ci sarà bisogno di una sorbona per estrarre dalla sabbia queste due statue meravigliose. Quello che conta è che qualcosa è stato fatto per cercare di svegliare l'animo umano da quello che oggi è considerato l'oblio del futuro: l'ignoranza. Il video che sta girando sui social è un piano sequenza di 3 minuti che ha come scopo quello di raccontare come il subacqueo ha potuto apprezzare questi bronzi pseudo-Riace. Non si tratta di copie, sono simili all'originali del V secolo a.C. sia per forma che dimensioni, ma anche differenti in molti particolari. Questo non è un film della saga di Indiana Jones. Questa è una di quelle occasioni in cui ci si rende conto che l'essere umano non solo ha avuto in dono la capacità di riconoscere il bello, ma anche di crearlo a sua immagine e somiglianza. Questa è la capacità umana di avvicinarsi all'etereo. “Trovarsi di fronte a statue semi immerse nella sabbia e colonizzate da Balanidi e Anellidi tubicoli è stato come fermare il tempo” dice Tizzani, il sub che ha girato il piano sequenza. Certo non è paragonabile a quello che Mariottini vide nel 1972 quando, nel mare di Riace, dalla sabbia affiorarono i bronzi originali ma resta comunque una festa per gli occhi.

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